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Stenosi delle vie lacrimali

Per stenosi delle vie lacrimali o dacriostenosi si intende un'alterazione del sistema di deflusso delle vie lacrimali. Si tratta di un'evenienza molto frequente nei primi mesi di vita.

Per stenosi delle vie lacrimali o dacriostenosi si intende un’alterazione del sistema di deflusso delle vie lacrimali. Si tratta di un’evenienza molto frequente nei primi mesi di vita. Normalmente, le lacrime vengono secrete da ghiandole situate sotto l’arcata palpebrale e servono a tener pulita e a lubrificare la superficie dell’occhio.

Dall’occhio, le lacrime vengono convogliate nel naso per mezzo dei canalini lacrimale che le raccolgono all’angolo interno delle palpebre inferiori e le convogliano nel dotto naso-lacrimale, che porta le lacrime all’interno del naso.

In parecchi neonati il dotto lacrimale non si è apre del tutto e il drenaggio delle lacrime è ostruito.

I sintomi dell’ostruzione solitamente sono presenti alla nascita ma possono anche comparire più tardi.

Il neonato presenta, a partire dalle prime settimane di vita, una lacrimazione continua che può accompagnarsi a congiuntiviti ricorrenti, secrezione purulenta e infezione del sacco lacrimale.

Il trattamento di un neonato con ostruzione del dotto nasolacrimale dipende per gran parte dall’età del bambino e dalla gravità dei sintomi. Per favorire l’apertura dell’ostruzione è molto importante il massaggio del dotto nasolacrimale che, se eseguito in modo costante, contribuisce in modo determinante alla risoluzione del problema.

Tale manovra va eseguita più volte al giorno con 3-4 energici massaggi consecutivi esercitati con il dito indice a livello dell’angolo interno dell’occhio. In presenza di secrezione continua e abbondante, si possono somministrare dei colliri antibiotici e in ogni caso è necessario mantenere l’occhio pulito dall’accumulo di depositi presenti soprattutto al risveglio. Questo trattamento ha successo nella maggior parte dei casi entro l’anno di vita.

Il trattamento chirurgico prevede l’incannulamento delle vie lacrimali con una sonda che, seguendo tutto il decorso fino al naso, riesce a forzare e dilatare l’ostruzione. Il trattamento chirurgico viene effettuato solitamente dopo l’anno di vita per permettere che il problema si risolva spontaneamente o con l’aiuto di manovre non invasive come il massaggio.

L’intervento si esegue in anestesia generale e l’approccio chirurgico è di solito risolutivo se effettuato nei tempi e nei modi corretti. In presenza di recidiva dell’ostruzione si esegue un nuovo sondaggio a distanza di qualche mese.

Qualora non fosse sufficiente, si procede in terza battuta all’incannulamento delle vie lacrimali con un tubicino di silicone che viene lasciato in sede. Tale dispositivo, che non dà alcuna percezione di sè al piccolo paziente, ha la funzione di mantenere le vie lacrimali dilatate in modo permanente e viene rimosso con una procedura ambulatoriale dopo qualche mese.

Qualora anche tale terapia non dovesse dare risultati, si procede all’intervento di dacriocistorinostomia. Questa procedura chirurgica, indicata per pazienti di qualche anno di età, permette di creare una nuova via di comunicazione che passa direttamente dal sacco lacrimale alla cavità nasale.

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