L’opacizzazione del cristallino fa parte del naturale processo di invecchiamento degli esseri umani. Ciò è dovuto alla progressiva modificazione chimica delle proteine che compongono il cristallino. In alcuni casi meno frequenti, la cataratta può comparire anche in pazienti più giovani che hanno alcune malattie sistemiche (come ad esempio il diabete) oppure oculari (come l’uveite, oppure negli occhi che hanno avuto un trauma) oppure nei miopi elevati.
I sintomi più frequenti della cataratta sono la visione annebbiata, la comparsa di aloni intorno alle luci, la percezione dei colori più sbiaditi e visione sdoppiata che permane anche chiudendo un occhio. Questi sintomi tendono a peggiorare nel tempo, e possono arrivare fino alla perdita completa della vista. A causa della cataratta alcuni pazienti hanno necessità di cambiare frequentemente la gradazione degli occhiali e talora notano un apparente miglioramento della vista da vicino. La diagnosi di cataratta viene posta tramite visita oculistica grazie all’esame dell’occhio con lampada a fessura dopo dilatazione della pupilla.
Qual’è la terapia della cataratta?
Non esistono farmaci efficaci per trattare la cataratta.
Nei casi più lievi di cataratta, possono essere prescritti degli occhiali da vista come aiuto temporaneo per correggere i difetti ottici associati all’insorgenza della cataratta, senza riuscire però ad agire sull’opacità che determina immagini poco luminose e dai colori sbiaditi.
Col progredire della patologia, l’unica soluzione definitiva attualmente disponibile è l’intervento chirurgico, che consiste nella rimozione del cristallino opacizzato e nella sua sostituzione con una lentina intraoculare artificiale. Si tratta generalmente di un intervento su paziente sveglio, in cui viene anestetizzato solo l’occhio e che non richiede ricovero.
